Al fianco della Global Sumud Flotilla

Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA si occupa, in primo luogo, di diritti umani; quei diritti che dopo le tragedie delle Guerre mondiali si è sentito il bisogno di definire, a livello internazionale, creando strumenti condivisi e riconosciuti che li difendessero. Perché i diritti umani riguardano ciascuna persona, a prescindere da chi sia, da dove abiti, da dove venga e dove vada, chi ami e quale reddito abbia.

Da troppo tempo, in Palestina, stiamo assistendo con totale impotenza a un genocidio in atto, compiuto attraverso la violenza militare e con la privazione di ogni minimo diritto naturale: il cibo, l’acqua, la libertà di movimento, la possibilità di cura e assistenza, l’uccisione programmatica di chi possa documentare ciò che sta avvenendo. L’aggressione israeliana al popolo palestinese non è una guerra: è un crimine.

Il diritto umanitario internazionale sta morendo sotto i nostri occhi e la nostra inattività: permettere che questo accada significa riconoscere che il rispetto del diritto non è più prioritario per ogni stato civile. Permettere che il diritto internazionale muoia significa consentire che possa essere violato in ogni luogo, sotto ogni cielo, da qualsiasi governo.

La violazione del diritto internazionale ci riguarda, anche se riteniamo di essere assoltə.

Anche da qui, dalla Valle d’Aosta, siamo al fianco della Global Sumud Flotilla, per portare solidarietà e aiuto al popolo palestinese contro l’oppressione di un governo che poco ha imparato dalla storia del popolo che finge di voler difendere.

Rimanere in silenzio significa accettare ciò che accade, è tessere complicità: noi alziamo le nostre voci e chiediamo a tutti i governi, in particolare al nostro, di intervenire per fermare il genocidio e ristabilire il rispetto dei diritti umani.

Crediamo che la lotta per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli sia inseparabile dalle lotte queer: è la stessa ricerca di dignità, giustizia, benessere e diritti per tuttə.

La resistenza è viva e non si ferma.