📊 La politica italiana, lo dimostrano i numeri, è ancora patriarcale; ferocemente patriarcale. E la politica valdostana, è evidente dai dati, lo è in particolar modo.
🔍 Altrettanto evidente è che il patriarcato costituisca la ragione principale non solo dell’oppressione di genere, ma anche di quella che investe tutte le comunità definite “minoranze”:
🏳️🌈 persone LGBTQIA+,
✊🏾 persone razzializzate,
🧠 neurodivergenti,
♿️ persone disabili
o, in qualsiasi modo, non conformi.
⚠️ Il dominio maschile nella politica è un dato di fatto sconcertante: si basa non su meriti o competenze, ma su un privilegio di genere. Un privilegio che nulla ha a che vedere con la capacità di occuparsi della “cosa pubblica” 🏛️.
🚫 Non tutti i politici sono da contrastare in quanto tali, ma è da contrastare il patriarcato, in ogni sua forma e manifestazione.
Le sue tossine si riversano sulle nostre vite, sul nostro benessere, sulla nostra quotidianità.
✊ Contrastare il patriarcato significa creare spazi di scelta, rappresentanza, diversità. Significa usare gli strumenti che abbiamo come cittadinə 🗳️.
👥 A questo quadro sconfortante si aggiunge l’ennesima esclusione: quella delle persone giovani.
🤐 Invisibilizzate.
📉 Sottovalutate.
Come se il futuro potesse essere gestito da chi con il futuro non ha più né connessione né prospettiva.
🗳️ Come Associazione riteniamo fondamentale che ogni persona eserciti con orgoglio il proprio diritto di voto: è un dovere civico, è uno strumento di cambiamento.
📅 Tra agosto e settembre, la Valle d’Aosta sarà chiamata a due votazioni importanti.
📣 Facciamo della scelta un atto politico di rottura e di resistenza al patriarcato.