Celebriamo, oggi, la Liberazione dell’Italia dalla dittatura del regime fascista.
✊ Celebriamo quelle donne e quegli uomini, di ogni provenienza politica, di ogni orientamento sessuale, di ogni espressione e identità di genere, che hanno contribuito ad abbattere la dittatura per conquistare – per loro stessə e per ognunə di noi – uno spazio di libertà in cui poter vivere pienamente e compiutamente.
Ma, come è sempre più evidente nel nostro contemporaneo, il fascismo non se n’è mai andato; perché il fascismo non è un partito, ma è un modo di pensare e una dittatura del pensiero, l’intenzione di plasmare un mondo che sopprima le unicità, che vieti il dissenso, che criminalizzi chi la pensa in altro modo, che marginalizzi chi è più fragile. In troppi luoghi del mondo, inclusa la nostra Italia, questi attacchi alle libertà delle persone si stanno facendo sempre più strutturati, sempre più istituzionalizzati, sempre più feroci.
✊ Ecco perché la Resistenza, allora, non ha più solo un valore di memoria di ciò che è stato ma diventa un impegno improrogabile e inevitabile per continuare a conservare quelle libertà che abbiamo faticosamente conquistato, quei diritti che stanno lì, scritti nero su bianco nella nostra meravigliosa Carta costituzionale, il risultato più luminoso e concreto di cosa sia, effettivamente, l’antifascismo.
Celebrando gli ottant’anni della Liberazione dal regime fascista, ci dobbiamo assumere l’impegno di continuare a essere partigianə delle libertà, in una prospettiva intersezionale, perché la limitazione del diritto di alcune persone ricade, inevitabilmente, sulla libertà di ognunə di noi.
Buona Festa della Liberazione dal fascismo e buone resistenze a tuttə.
Mai sobriə, soprattutto!